Brano: Manifesto del Partito comunista
riato e la borghesia. Lavorando dunque per l’unità e l’intesa delle forze democratiche in ogni paese, i comunisti proclamano « apertamente che i loro scopi non possono essere raggiunti che con l'abbattimento violento di ogni ordinamento sociale esistente ».
Il « Manifesto » termina con l’appel
lo « Proletari di tutti i paesi, unitevi! » che esprime il carattere internazionale del movimento comunista.
I tentativi di revisionismo
Gli anni trascorsi dal 1848 a oggi hanno dato la prova più concreta della grandezza del « Manifesto » e della verità della dottrina da esso pr[...]
[...]si era fatto sempre più profondo, cadendo i partiti delTInternazionale socialdemocratica sempre più in basso, sino a farsi complici di ogni sorta di regimi reazionari e persino del fascismo ».
11 « Manifesto » ha educato nuove generazioni, anche nella lotta contro il fascismo. Centinaia di antifascisti furono condannati durante il ventennio fascista perché nelle loro case era stato scoperto dalla polizia, insieme con altre pubblicazioni, il « Manifesto del Partito comunista ». Durante gli anni della clandestinità ne furono stampate in sottilissima carta « riso » migliaia di copie che vennero poi inviate in Italia, nascoste in valigie a doppio fondo o a bordo di navi mercantili con la collaborazione di marinai antifascisti. In un opuscolo, stampato nel 1932 a cura del Centro estero del P.C.I. e intitolato « Per conoscere la dottrina comunista », il « Manifesto » era tra i primi testi di cui veniva consigliata la lettura.
I quadri della Resistenza e della Guerra di liberazione conoscevano il « Manifesto » e in esso trovarono indicazioni preziose anche[...]
[...]In un opuscolo, stampato nel 1932 a cura del Centro estero del P.C.I. e intitolato « Per conoscere la dottrina comunista », il « Manifesto » era tra i primi testi di cui veniva consigliata la lettura.
I quadri della Resistenza e della Guerra di liberazione conoscevano il « Manifesto » e in esso trovarono indicazioni preziose anche per la funzione da assolvere nei confronti degli altri partiti antifascisti. Una accurata edizione italiana del « Manifesto del Partito comunista » è stata pubblicata dalle Edizioni Rinascita, su traduzione di Paimiro Togliatti, nel 1955. Innumerevoli riedizioni si sono avute per iniziativa di varie case editrici.
Mann, Heinrich
N. a Lubecca il 27.3.1871, m. a Santa Monica (Stati Uniti) il 12.3. 1950; scrittore tedesco.
Dopo un giovanile soggiorno in Italia che non sarebbe rimasto senza traccia nella sua produzione letteraria (in particolare nel romanzo Die Kleine Stadt del 1909), nel 1898 si trasferì a Monaco di Baviera, dove visse prevalentemente fino al 1933, svolgendovi la maggior parte
della sua attività di l[...]